Lo strumento a cui ricorrere in tali ipotesi è il ricorso in autotutela, chiedendo l’annullamento dell’atto in quanto illegittimo o infondato: in sostanza, si chiede all’ente che ha emanato l’atto di riesaminarlo per l’eventuale revoca o annullamento.
Facile intuire che occorrono elementi di prova certi ed inconfutabili, dimostrando, ad esempio, che nel momento in cui è stata commessa l’infrazione come risulta da verbale, la nostra auto non avrebbe potuto assolutamente trovarsi in quel luogo in quanto in riparazione presso un’officina (allegando una fattura della stessa); in alternativa, si può sostenere che la vostra auto in quel momento si trovava in una città diversa da quella in cui sarebbe stata commessa l’infrazione (si può allegare, ad esempio, l’estratto conto Telepass) o parcheggiata nei pressi dell’azienda dove lavoriamo, e allegando un’autocertificazione di testimoni che attestino la veridicità di ciò.